Non solo la posizione dell’Italia. Tutto quello che c’è da sapere sulle nomine della nuova commissione von der Leyen
La nomina di Raffaele Fitto come commissario europeo e vicepresidente esecutivo della Commissione Europea rappresenta un passaggio chiave per l’Italia e il governo di Giorgia Meloni. Fitto, unico rappresentante del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), si occuperà della gestione dei fondi di Coesione e delle Riforme, con particolare attenzione all’implementazione del NextGenerationEU. Questo programma, vitale per la ripresa economica post-pandemica, sarà una delle principali sfide del suo mandato, che condividerà con il commissario per l’Economia e la Produttività, Valdis Dombrovskis. Nonostante il prestigioso ruolo di vicepresidente esecutivo, le competenze di Fitto sono più ridotte di quanto inizialmente sperato dall’esecutivo, limitate alla gestione dei fondi europei e alle riforme necessarie per completare il Pnrr entro il 2026.
La Commissione von der Leyen inizierà i propri lavori a dicembre, dopo un periodo di audizioni previste tra novembre e metà ottobre, se la presidente riuscirà a ottenere un’accelerazione del processo. La squadra si troverà a gestire temi cruciali per il futuro dell’Unione, dal NextGenerationEU alle sfide del cambiamento climatico, passando per le politiche migratorie e la ripresa economica.
La presidente Ursula von der Leyen ha completato la formazione della sua squadra, composta da 27 commissari, uno per ogni Stato membro. La nuova Commissione conta 11 donne e 16 uomini, con un predominio di esponenti del Partito Popolare Europeo (Ppe), che conta 14 rappresentanti. Tra i nomi più rilevanti, si segnala la nomina di Teresa Ribera dalla Spagna, che avrà il delicato compito di guidare la transizione pulita, giusta e competitiva come vicepresidente esecutiva. Henna Virkkunen, proveniente dalla Finlandia, sarà incaricata di occuparsi della sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia, temi di fondamentale importanza per il futuro digitale dell’Europa. Dalla Francia arriva Stéphane Séjourné, che ricoprirà la carica di vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale, un settore chiave per la competitività economica dell’Unione.
Un’altra nomina significativa è quella di Roxana Minzatu, rappresentante della Romania, a cui è stato affidato il portafoglio per le persone, competenze e preparazione. Kaja Kallas, primo ministro estone, sarà la nuova Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, un ruolo cruciale in un momento di forte tensione internazionale. Nel campo della politica migratoria, il commissario austriaco Magnus Brunner si occuperà degli affari interni e migrazione, affrontando le sfide legate ai flussi migratori che continuano a rappresentare una questione critica per molti Paesi membri.
Il Belgio sarà rappresentato da Hadja Lahbib, che avrà il compito di gestire le politiche legate alla preparazione, gestione delle crisi e uguaglianza, mentre la bulgara Ekaterina Zaharieva sarà responsabile di start-up, ricerca e innovazione, settori fondamentali per il progresso tecnologico dell’Unione. In un contesto sempre più complesso per la sicurezza alimentare e ambientale, la croata Dubravka Šuica si occuperà del Mediterraneo, mentre Costas Kadis di Cipro sarà responsabile per la pesca e gli oceani.
Per quanto riguarda il commissario della Repubblica Ceca, Jozef Síkela è stato incaricato dei partenariati internazionali, mentre il danese Dan Jørgensen guiderà il portafoglio energia e alloggi. Il greco Apostolos Tzitzikostas avrà la responsabilità dei trasporti sostenibili e del turismo, temi che richiedono una visione strategica per ridurre le emissioni e garantire una crescita sostenibile. Olivér Várhelyi dall’Ungheria si occuperà di salute e benessere animale, mentre Michael McGrath dell’Irlanda avrà la responsabilità per la democrazia, giustizia e stato di diritto.
La Lettonia, rappresentata da Valdis Dombrovskis, avrà un ruolo fondamentale per la economia e produttività, supervisione che, come detto, verrà condivisa con Fitto. Andrius Kubilius dalla Lituania sarà invece incaricato delle politiche per la difesa e lo spazio, settori sempre più strategici nel contesto globale. Il Lussemburgo ha nominato Christophe Hansen, che gestirà il portafoglio agricoltura e alimentazione, mentre il maltese Glenn Micallef si occuperà di equità intergenerazionale, gioventù, cultura e sport.
Wopke Hoekstra, rappresentante dei Paesi Bassi, sarà il commissario per il clima, crescita pulita e obiettivi net-zero, una delle principali sfide dell’agenda europea nei prossimi anni. Il polacco Piotr Serafin si occuperà del bilancio, anti-frode e pubbliche amministrazioni, mentre la portoghese Maria Luís Albuquerque sarà responsabile per i servizi finanziari. Infine, il ruolo di commissario per il commercio e la sicurezza economica andrà allo slovacco Maroš Šefcovic, mentre la slovena Marta Kos guiderà le politiche per l’allargamento dell’Unione Europea, occupandosi anche di vicinato orientale e del sostegno ai Paesi candidati all’adesione, come Ucraina e Balcani occidentali.
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