Stop al mantenimento dei figli fino a 18 anni, la nuova decisione cambia tutto

Il tema del mantenimento dei figli dopo la separazione dei genitori è sempre stato un argomento caldo e dibattuto in Italia.

Recentemente, una sentenza ha sollevato un polverone mediatico e giuridico: il mantenimento dei figli potrebbe essere interrotto all’età di 18 anni. Questa decisione, che va controcorrente rispetto alla prassi consolidata, ha suscitato non poche discussioni tra avvocati, genitori e psicologi.

Mantenimento figli
Mantenimento figli (sardegnaoggi.it)

Tradizionalmente, in Italia, il mantenimento dei figli da parte dei genitori separati o divorziati non si interrompe automaticamente al raggiungimento della maggiore età. Infatti, spesso continua fino a quando il figlio non ha raggiunto una posizione lavorativa stabile e indipendente. Questo principio si basa sull’idea che i genitori abbiano il dovere di sostenere i figli fino a quando non siano in grado di mantenersi autonomamente, un concetto che riflette la realtà del mercato del lavoro italiano e la difficoltà dei giovani di trovare un’occupazione stabile dopo il completamento degli studi.

La sentenza che cambia le carte in tavola

La sentenza in questione, emessa da un tribunale italiano, ha invece stabilito che il mantenimento può cessare al compimento del diciottesimo anno di età. Questa decisione ha generato molteplici reazioni. Da un lato, vi sono coloro che la vedono come una svolta positiva, capace di responsabilizzare i giovani e di incentivare una maggiore indipendenza. Dall’altro lato, c’è chi teme che questa misura possa mettere a rischio il futuro di molti ragazzi, specialmente coloro che provengono da famiglie meno abbienti.

Un punto cruciale su cui si è basata la sentenza è la considerazione che, a 18 anni, un giovane è legalmente un adulto e quindi dovrebbe essere in grado di mantenersi da solo o, perlomeno, di contribuire significativamente al proprio sostentamento. Tuttavia, questo principio si scontra con la realtà socio-economica italiana, dove il tasso di disoccupazione giovanile è tra i più alti in Europa e dove molti giovani continuano gli studi universitari ben oltre la maggiore età.

Cosa dice la legge
Cosa dice la legge (sardegnaoggi.it)

Gli avvocati che hanno difeso questa sentenza sostengono che essa non escluda la possibilità di un mantenimento prolungato, ma che tale continuazione debba essere giustificata da situazioni specifiche e non considerata automatica. In altre parole, i figli maggiorenni dovranno dimostrare di essere impegnati in un percorso di studi o di formazione che giustifichi la necessità del mantenimento.

D’altro canto, molte associazioni di genitori separati e di tutela dei minori hanno espresso preoccupazione per le implicazioni di questa sentenza. Temono che possa portare a un aumento dell’abbandono scolastico e a una maggiore precarietà per i giovani. Secondo loro, la famiglia dovrebbe continuare a essere un punto di riferimento solido fino a quando i figli non siano realmente in grado di camminare con le proprie gambe.

Implicazioni future e considerazioni psicologiche

Gli esperti di diritto di famiglia sottolineano che questa sentenza potrebbe creare un precedente importante, influenzando future decisioni giudiziarie. Tuttavia, mettono in guardia dal considerarla come una regola fissa e universale. Ogni caso di separazione e di mantenimento ha le proprie peculiarità e deve essere valutato in base alle specifiche circostanze familiari ed economiche.

Inoltre, vi è la questione del futuro dei giovani che scelgono percorsi formativi alternativi o che, per vari motivi, non riescono a completare gli studi entro i 18 anni. La sentenza potrebbe mettere in difficoltà proprio questi ragazzi, che si troverebbero privati di un supporto economico fondamentale in una fase delicata della loro vita.

Infine, si deve considerare l’aspetto psicologico. Il mantenimento non è solo una questione economica, ma coinvolge anche il sostegno morale e affettivo. Interrompere bruscamente questo sostegno potrebbe avere ripercussioni sul benessere emotivo dei giovani, già provati dalle dinamiche familiari complesse legate alla separazione dei genitori.

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