Amadeus, insieme alla moglie Giovanna, sono molto attivi nella lotta contro il cancro e nella difesa dei giovani.
Le cure contro il cancro sono più efficaci rispetto al passato. Ci sono protocolli medici all’avanguardia, in grado di sconfiggere la malattia o di rallentarne la progressione. Purtroppo, essi non sono privi di effetti collaterali. Questi percorsi sono lunghi e complessi e, spesso, costringono i pazienti a lunghi ricoveri. Amadeus e Giovanna Civitillo hanno molto a cuore questo argomento.
In una recente intervista, hanno ammesso di sentirsi molto coinvolti dalla situazione dei giovani malati oncologici. Combattono in prima persona per cercare di dare un aiuto concreto. Nonostante il loro notevole successo lavorativo, è la salute ad avere la priorità.
Il cancro non colpisce solo le persone adulte o anziane. Si tratta di una patologia multifattoriale, che può colpire qualsiasi parte del corpo. Nei bambini e negli adolescenti, è più facile riscontrare leucemie, linfomi e tumori al cervello, ma il quadro è piuttosto ampio. Le strutture sanitarie italiane, nel corso degli anni, sono riuscite a migliore l’aspettativa di vita, ma la strada è ancora in salita. Sono tanti i personaggi famosi ad aver affrontato l’argomento.
Amadeus e la moglie Giovanna ci tengono particolarmente alla salute di questi pazienti. La coppia, infatti, ha deciso di dare il suo sostegno attivo a un progetto chiamato AYA (Adolescents and Young Adult). È stato creato dalla Fondazione Humanitas ed è dedicato ai malati oncologici che hanno un’età compresa tra i 16 e i 39 anni. Il conduttore, che è padre di due figli, ha rivelato di non potersi girare dall’altra parte davanti a tanto dolore.
Ritiene che tutto questo sia ingiusto. I giovani non dovrebbero lottare contro simili malattie: “Di fronte alla sofferenza dovuta alla malattia e a queste patologie in particolare, anche se non si è coinvolti direttamente, non si può restare indifferenti“. Giovanna è perfettamente d’accordo con lui. Per lei, è essenziale dedicarsi a questo progetto: “Fare del bene agli altri è essenziale. È un dono che coinvolge tutti: chi riceve e chi dà“.
La sofferenza non riguarda solo i giovani, ma anche le loro famiglie. Una diagnosi così difficile da accettare è in grado di sconvolgere completamente la vita: “Penso a quando una diagnosi di tumore travolge la vita e i sogni di tanti giovani e delle loro famiglie, perché poi in queste tempeste si è trascinati tutti, e alla possibilità di affrontare al meglio e a superare questa malattia“.
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