Nicola Savino, noto conduttore radiofonico e televisivo, racconta in un’intervista le difficoltà legate a una grave malattia.
Classe 1967, Nicola Savino è un noto personaggio che vanta un’ampia carriera. Da sempre appassionato di radio, è proprio in quest’ambito che ha cominciato a costruire la sua popolarità, non senza dover affrontare la gavetta. Il suo sogno si realizza quando arriva a Radio Deejay, curando la regia del programma “Viva Radio Deejay“; da lì, passa a Radio Capital per poi tornare nuovamente a Radio Deejay.
Dopo un breve periodo di tempo, però, arrivano anche le esperienze televisive, infatti Nicola Savino diventa autore del Festivalbar, ma anche di Le Iene, incarico che gli è valso anche il Telegatto. Durante la sua gioventù Nicola ha dunque potuto raggiungere i suoi obiettivi, sebbene si sia trovato di fronte a difficoltà immense, legate soprattutto a una terribile malattia.
Il segreto di Nicola Savino, qual è la malattia che gli ha cambiato la vita
Mentre la carriera di Savino volava sempre più in alto, purtroppo è venuta a mancare sua madre. Il lutto è stato raccontato proprio dal conduttore stesso durante un’intervista rilasciata al Corriere, in cui rivela anche la terribile esperienza che ha vissuto a causa del padre, o meglio, del “male oscuro” che ha cambiato per sempre le loro vite.
Nicola Savino racconta di quando era piccolo: suo padre si era ammalato gravemente di depressione alla sua nascita e il problema di salute si è protratto per molti anni. Scomparso nel 2014, praticamente non ha potuto crescere i suoi figli (Nicola Savino ha anche due sorelle più grandi) in serenità, ed è stato molto assente. “Da piccolo non avevo gli strumenti per capire cosa fosse quello che allora chiamavano l’esaurimento nervoso. Tu vuoi che tuo padre giochi con te a pallone, ti porti a vedere la partita… vuoi insomma che sia un padre, ma questo non era possibile.”
I desideri insoddisfatti come figlio hanno trovato una spiegazione più avanti, quando Nicola Savino è cresciuto. Ma sapere cosa significassero la malattia e le sue conseguenze non ha diminuito il dolore. Anzi, il conduttore ha ricordato com’è stato terribile vedere suo padre stare sempre peggio, con momenti di confusione mentale e dissociazione dalla realtà.
Poco prima di morire, il padre del conduttore gli ha confessato il dispiacere di non essergli stato vicino come avrebbe voluto, e il conduttore ricorda questo momento come “una scena madre, da film”, gravata di tutto il pathos che possiamo facilmente immaginare. Fortunatamente hanno prevalso l’amore e la consapevolezza che, nonostante la malattia, padre e figlio erano uniti nel profondo e si erano sempre voluti bene.