Biglietti Oasis, il governo inglese interviene sulla questione del dynamic pricing e dei prezzi gonfiati

Su Ticketmaster alcuni biglietti hanno raggiunto prezzi superiori a 350 sterline rispetto alle 135 fissati il primo giorno della vendita

Il 27 agosto gli Oasis hanno annunciato la loro reunion scatenando reazioni epiche di fan di tutto il mondo. La band, scioltasi 15 anni fa, tornerà a suonare nel 2025 ed è subito un tuffo nel passato per più di una generazione. L’ultimo tour di Noel e Liam insieme risale ad agosto del 2009. “Sta succedendo“, si legge in un loro post di Instagram: i due cantanti inglesi saliranno di nuovo sul palco insieme. Non si parla d’altro ormai da diversi giorni, “la grande attesa è finita“, scrivono gli Oasis, annunciando il prossimo tour tra Regno Unito e Irlanda nell’estate 2025. I commenti sono tantissimi, c’è chi non ci crede, chi conta le ore per poter acquistare il biglietto, ma qualcuno lamenta la “poca trasparenza”, i prezzi sono dinamici e “notevolmente gonfiati“.

Il governo inglese contro i prezzi dinamici dei biglietti dei concerti

Come riporta la BBC, il governo inglese è pronta a intervenire sulla questione dell’utilizzo dei prezzi dinamici, a causa dei costi “notevolmente gonfiati”, esprimendosi anche sui biglietti per il concerto degli Oasis. Il governo aveva già annunciato una consultazione in autunno riguardante i siti web di “rivendite truffaldine” dei biglietti. Dopo le proteste di diversi fan che si sono lamentati della pratica scorretta utilizzata per la vendita dei biglietto del tour degli Oasis, anche le autorità competenti hanno confermato che si sarebbero svolte indagini. Questi siti avrebbero aumentato i prezzi mentre gli utenti erano in attesa per l’acquisto online. Il prezzo di alcuni biglietti è più che raddoppiato nel corso della vendita, anche sul sito del rivenditore ufficiale.

Oasis
Oasis | photo by freschwill licensed under 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/) – Sardegnaoggi.it

Siamo molto, molto abituati ai prezzi dinamici. Lo vediamo di continuo: che si tratti di Uber, biglietti di aerei e treni e vacanze. Ma credo che questa sia stata la prima volta che l’abbiamo visto per i biglietti dei concerti nel Regno Unito e la gente non se lo aspettava. Lì è sorto il problema”, ha sottolineato al programma Today della BBC l’economista Schellion Horn. “Le persone non erano consapevoli che era in vigore la tariffazione dinamica e quindi c’era mancanza di trasparenza”, ha continuato.

Su Ticketmaster alcuni biglietti hanno raggiunto prezzi superiori a 350 sterline rispetto alle 135 fissati il primo giorno della vendita. La società ha risposto di non stabilire i prezzi e “che spetta all’organizzatore dell’evento fissare il prezzo di questi biglietti in base al loro valore di mercato“. La Segretaria alla Cultura Lisa Nandy ha affermato che è “deprimente vedere prezzi così elevati che escludono i normali fan” dai concerti. “I ministri avrebbero esaminato le questioni relative alla trasparenza e all’uso dei prezzi dinamici, inclusa la tecnologia dei sistemi di coda che li incentivano”, ha continuato. Sui siti del mercato secondario i biglietti sono arrivati a costare fino a 6mila sterline (più di 7mila euro).

Riguardo questo fenomeno, che si ripete spesso per concerti di artisti molto famosi, il governo guidato dal premier laburista Keir Starmer ha dichiarato di aprire una consultazione in autunno. Ci sono diverse cose che possiamo e dovremmo fare altrimenti ci si ritrova in una situazione in cui le famiglie semplicemente non possono andare o spendono una fortuna in biglietti. Ci sono diverse tecniche in atto per cui le persone acquistano molti biglietti e li rivendono a prezzi elevati. E questo non è giusto: significa semplicemente escludere le persone dal mercato“, ha dichiarato a BBC Radio 5 Live il Primo Ministro inglese. La ministra della Cultura, Lisa Nandy, ha detto di voler garantire che i biglietti siano venduti sempre a prezzi equi“.

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