La lista dei film censurati è davvero lunga, ma sapete quali sono quelli più censurati di sempre? Ecco la lista
Quello della censura è un problema che è sempre andati di pari passo con la storia dell’arte, attraversando, quindi, i secoli fino ad arrivare ai giorni nostri. Per quanto, infatti, quello della censura può sembrare un concetto lontano, magari ristretto agli anni del fascismo in Italia, ancora oggi in diversi Paesi avviene ancora questa forma di “blocco” di alcune pellicole. Ma vi siete mai chiesti quali sono i film più censurati di sempre? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito.
La lista dei film più censurati della storia
Numerosi sono i film che nel corso della lunga storia del cinema sono stati soggetti a censura. Questa pratica, infatti, ha spesso accompagnato l’arte, poiché spesso fraintesa, temuta o non adeguatamente valorizzata. Nonostante da qualche anno la censura in Italia sia stata abolita, in molti altri Paesi non è stata presa la stessa misura, e molti film continuano a essere bloccati per i più disparati motivi. Ma torniamo, quindi, al punto principale di questo articolo: quali sono i film più censurati di sempre? Ecco la lista.
Ultimo Tango a Parigi
Uno degli esempi più noti e clamorosi di censura cinematografica è rappresentato da Ultimo Tango a Parigi. Il film, uscito nel 1972, venne rapidamente ritirato dalle sale per “esasperato pansessualismo fine a se stesso”. Quattro anni dopo, un processo portò la Corte di Cassazione a ordinare la distruzione di tutte le copie. Solo grazie all’intervento di Bernardo Bertolucci, che si rivolse al Presidente della Repubblica Giovanni Leone, si riuscirono a preservare tre copie, custodite presso la Cineteca nazionale come “corpo del reato”. Il film verrà ufficialmente riabilitato solo nel 1987.
Mad Max
Il primo capitolo della saga post-apocalittica, con protagonista l’antieroe interpretato da Mel Gibson, fu inizialmente censurato e poi vietato in Nuova Zelanda. Questo a causa di una scena in cui il personaggio di Goose viene arso vivo all’interno di un’auto, un’immagine troppo simile a un tragico fatto di cronaca nera avvenuto nello stesso periodo nel Paese. Successivamente, la Nuova Zelanda ha autorizzato la distribuzione cinematografica dell’intera saga.
Arancia Meccanica
La censura di questo capolavoro di Stanley Kubrick è stata imposta dallo stesso regista. Dopo aver ricevuto numerose minacce di morte da parte di individui convinti che la violenza mostrata nel film avesse ispirato crimini reali, Kubrick decise di bloccarne la distribuzione nel Regno Unito. Il divieto rimase in vigore per quasi tre decenni, venendo revocato solo dopo la morte del regista, avvenuta nel 1999.
Deadpool
La scena in cui Wade Wilson mostra il suo volto sfigurato all’amico Weasel, che risponde con una serie di battute, è stata in gran parte frutto di improvvisazione. I due attori si sono spinti al limite, creando battute talmente volgari e provocatorie che, successivamente, i distributori hanno deciso di censurarle.
Ritorno al futuro
Nel 2011, la rigida politica di censura cinese raggiunse un apice sorprendente. In quell’anno fu introdotta una legge che vietava ogni rappresentazione di viaggi nel tempo sul grande schermo, in quanto considerata irrispettosa verso il governo cinese. Fortunatamente, oggi sembra che questa restrizione si stia gradualmente attenuando.
The Wolf of Wall Street
Il famoso film diretto da Martin Scorsese è carico di scene di eccesso. Tra nudità, riferimenti sessuali espliciti, uso di droghe, linguaggio volgare e comportamenti irresponsabili, il film è stato vietato in Paesi come Kenya, Zimbabwe, Nepal e Malaysia. In India e Singapore, invece, ha subito pesanti tagli e una distribuzione limitata.
The Interview
La Sony non ha mai distribuito nelle sale la commedia satirica di Seth Rogen e James Franco, a causa delle preoccupazioni riguardo le possibili reazioni provenienti dalla Corea del Nord. Il film tratta infatti del tentato assassinio del leader Kim Jong-un, e le successive minacce e attacchi informatici hanno portato la produzione a ritirare l’uscita cinematografica, optando per una distribuzione esclusivamente online.
Independence Day
Il famoso film di fantascienza diretto da Roland Emmerich rappresenta un’umanità che si unisce per combattere un’invasione aliena, superando le divisioni culturali. Tuttavia, questa visione non è stata affatto gradita dai militanti di Hezbollah in Libano, che hanno fatto pressione sul governo per vietare il film. La ragione? Una scena in cui soldati iracheni e israeliani collaborano contro la minaccia aliena.
E.T. l’extraterrestre
L’iconico film di Steven Spielberg, al momento della sua uscita nel 1982, fu vietato ai minori di 12 anni in Norvegia, Finlandia e Svezia. I censori scandinavi temevano che rappresentare gli adulti come antagonisti potesse minare l’autorità degli adulti sugli adolescenti. Ironia della sorte, questa decisione non fece altro che aumentare l’interesse dei giovani per il film.
Top Gun: Maverick
Il governo cinese ha bloccato la distribuzione del film a causa di un dettaglio sul giubbotto di pelle del protagonista. Tra le toppe cucite sul giubbotto, vi erano quelle che commemoravano battaglie combattute in Giappone e Taiwan negli anni ’60. Anche se questo dettaglio era stato rimosso nel trailer iniziale, è riapparso nella versione finale del film, portando la Cina a vietarne l’uscita, dato che il Paese non riconosce ufficialmente Taiwan e spesso censura le sue rappresentazioni nei film.
Cannibal Holocaust
Ruggero Deodato, con questo mockumentary, il primo del suo genere e spesso erroneamente definito snuff movie, rappresentava la brutalità della società contemporanea attraverso il filone cannibal, molto popolare in quegli anni. Cannibal Holocaust uscì con divieto ai minori di 18 anni, ma solo dopo essere stato ampiamente tagliato. Il film fu al centro di numerose polemiche e affrontò un processo per “vere uccisioni di animali sullo schermo e per il sorprendente realismo delle scene”. Tuttavia, Deodato riuscì a difendersi facendo testimoniare gli attori, dimostrando che erano ancora in vita e che le scene erano realizzate con effetti speciali. Questo film è probabilmente uno dei più censurati nella storia del cinema, anche a livello internazionale.
Totò che visse due volte
La penultima volta che un film è stato bloccato nelle sale italiane risale al 1998, con protagonista inaspettatamente Totò. Totò che visse due volte, diretto dal duo Daniele Ciprì e Franco Maresco, venne ritenuto “offensivo per la dignità del popolo siciliano, dell’Italia e dell’intera umanità”, oltre a contenere elementi di disprezzo religioso e morale, con scene giudicate blasfeme e sacrileghe. Il film era composto da tre episodi, e l’ultimo, una reinterpretazione degli ultimi giorni di Gesù, fu considerato il più controverso, con Totò nel ruolo del Messia accompagnato da un “Giuda rugoso”.