Esistono ricerche paradossali e incredibili che meritano di vincere un premio IgNobel, scopriamo quali sono le più paradossali
Ci sono delle ricerche che meritano decisamente un premio per quanto sono paradossali e inverosimili. Possiamo chiamarli Premi IgNobel, ovvero la versione leggermente meno nobile dei premi Nobel, per dirla fuori dai denti e con un’assonanza.
A quali sono state le ricerche più strambe in assoluto? Scopriamolo.
Dai piccioni bombaioli ai peli del naso, passando per metodi particolari di respirazione, ecco quali sono state le ricerche più paradossali di sempre.
Il premio alla pace è andato a Burrhus Skinner, ormai morto da diversi anni che decise di portare avanti il Project Pigeon, ovvero un progetto finalizzato ad utilizzare dei piccioni per guidare delle bombe.
Jacob White e Felipe Yamashita hanno deciso di indagare l’incredibile capacità della Boquila trifoliolata nell’imitare le altre piante. Per imitare, intendiamo il fenomeno del mimetismo che fa in modo che alcuni animali o alcune piante assumano il colore ciò che li circonda
In questo caso parliamo di uno studio più recente, che ha voluto analizzare come ruotano i capelli dei neonati in base all’emisfero in cui nascono.
Questa ricerca condotta in Cile e Francia ha evidenziato che nei gemelli le direzioni delle spirali dei capelli tendono ad essere le stesse ed a virare in senso antiorario se i bambini sono nati nell’emisfero sud e in verso orario se sono nati nell’emisfero nord. Utile per l’umanità? Non sapremmo dirvi…
Alcuni mammiferi riescono a respirare dall’ano. Non stiamo scherzando, avete letto bene.
Questa è la conclusione a cui sono arrivati alcuni ricercatori sparsi tra USA e Giappone. Per verificarlo hanno somministrato ossigeno in forma liquida o gassosa ad animali con insufficienze respiratorie e questi ne traevano benefici, dimostrando che è possibile respirare dall’ano.
Saul Justin Newman ha condotto una ricerca segreta sui supercentenari ed è arrivato alla conclusione che non esiste alcun elisir di lunga vita ma tutto sarebbe solo un enorme bugia: queste persone mentirebbero sulla loro reale data di nascita.
Lo studioso, infatti, sottolinea come queste persone arrivino tutte da zone povere e degradate e come spesso non abbiano nemmeno un certificato di nascita. In poche parole? L’immortalità è una bugia, ma forse lo sapevamo già.
Vi stupirà scoprirlo ma c’è chi ha voluto indagarlo direttamente nel corpo die cadaveri, guadagnandosi un premio IgNobel per la Medicina. Forse sarebbe stato meglio farlo con persone vive ma sicuramente i cadaveri sono rimasti immobili durante la loro ricerca.
Insomma, ogni ricerca, anche la più particolare e paradossale può portare a dei risultati più o meno utili.
Ovviamente molte di queste ci fanno ridere e ci sembrano inutili, tuttavia l’essere umano è programmato per farsi domande, spesso anche stupide e fa comunque impressione notare come ricercatori di tutto il mondo decidano di comunque di cercare risposta alla loro domanda.
Forse è questo il segreto della Scienza: porsi domande inutili per trovare risultati inattesi che possano aprire le porte a nuove scoperte. Insomma, non si butta via nulla.
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