Dodici opere, frutto dell’ispirazione dell’ultimo anno, conducono lo spettatore in un viaggio tra realtà e fantasia, dove le figure si fondono con sfondi surreali e i colori esplodono in un tripudio di emozioni
Una sinfonia di colori travolge Cagliari, portando con sé l’eco di pennellate che vibrano come note musicali. A Palazzo Doglio, fino al 30 novembre, le tele di René Rijnink danzano in un’armonia di forme e sfumature, trasformando gli spazi in un’emozionante galleria d’arte.
“L’orchestra”, questo il titolo evocativo della mostra curata da Mirco Renzetti, offre al pubblico un’immersione nel mondo onirico e vibrante dell’artista olandese. Dodici opere, frutto dell’ispirazione dell’ultimo anno, conducono lo spettatore in un viaggio tra realtà e fantasia, dove le figure si fondono con sfondi surreali e i colori esplodono in un tripudio di emozioni.
Rijnink non si limita a ritrarre la realtà, ma ne cattura l’essenza più profonda, quella che si cela dietro la superficie delle cose. “Non cerco di dipingere la realtà, ma la follia della realtà, quella dei sogni, dei desideri e della fantasia“, afferma l’artista. E in questa frase si racchiude tutto il suo percorso artistico, iniziato in giovane età e arricchito nel tempo da una continua ricerca di nuove forme espressive, pur mantenendo salda la lezione dei grandi maestri espressionisti e surrealisti.
Le sue opere sono un invito a guardare oltre, a scoprire la poesia che si cela dietro ogni pennellata, a lasciarsi trasportare dalla melodia dei colori. Come suggerisce il curatore Renzetti, “Per osservare meglio le opere di René bisogna cercare il loro lato poetico, senza soffermarsi su quello materiale e prosaico, per non perdere l’essenza“.
La musica diventa quindi chiave di lettura privilegiata per comprendere l’universo pittorico di Rijnink. Come in un’orchestra, ogni elemento contribuisce a creare un’armonia complessa e affascinante. Le tele si trasformano in spartiti visivi, dove le linee melodiche si intrecciano a improvvisi scoppi di colore, in un gioco di rimandi e suggestioni che coinvolge lo spettatore a livello sensoriale ed emotivo.
“La musica e la pittura per René sono due assi dello stesso binario: entrambe rivelano emozioni e immagini che ci conducono in luoghi onirici“, conclude Renzetti. Ed è proprio in questa dimensione onirica, dove la ragione lascia spazio all’immaginazione, che si realizza la magia dell’arte di Rijnink. Un’arte che non offre risposte, ma solleva interrogativi sull’esistenza, sulla natura umana e sul potere evocativo dell’immagine.
Cagliari si trasforma così in un palcoscenico privilegiato per un’esperienza artistica unica nel suo genere. La mostra di René Rijnink è un invito a lasciarsi trasportare dalla potenza espressiva del colore, a perdersi tra le note di una sinfonia visiva che incanta e seduce, lasciando un segno indelebile nell’anima.
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