Fabio Fazio è un nome che evoca immediatamente immagini di programmi televisivi iconici e di interviste a personaggi di spicco.
Tuttavia, pochi ricordano che Fazio ha un passato meno noto, ma non meno interessante, nel mondo della recitazione. Nato a Savona, Fabio Fazio si laurea in Lettere presso l’Università di Genova e ben presto inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo.
Il suo debutto avviene nel 1982, non in televisione, ma in radio, con il programma “Black out”, dove si distingue come imitatore. L’anno successivo, nel 1983, Fazio approda sul piccolo schermo accanto a una delle figure più amate della televisione italiana, Raffaella Carrà, nel programma “Pronto Raffaella”.
Gli esordi televisivi e l’incursione nel cinema
Da quel momento, la sua carriera televisiva prende il volo. Nel 1984, affianca Loretta Goggi nello show “Loretta Goggi in quiz” e partecipa a “Sponsor City”. Durante questi anni, Fazio si dedica principalmente a trasmissioni destinate a un pubblico giovane, ma non si limita a questo. Nei primi anni Novanta, infatti, si tuffa nel mondo della satira con “Banane” su Telemontecarlo e partecipa a “Mi manda Lubrano” e “Fantastico Bis”.
Un aspetto meno noto del suo percorso professionale è la sua incursione nel mondo della recitazione cinematografica e televisiva. Nel 1996, Fazio scrive il film “Pole pole”, girato in Africa dal regista Massimo Martelli, per sostenere l’AMREF. In questo film, Fazio interpreta se stesso, e l’opera viene presentata fuori concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Questo progetto non solo sottolinea il suo impegno sociale, ma mostra anche un lato meno esplorato della sua carriera.
Nel 1997, Fazio si cimenta nuovamente nella recitazione con la fiction “Un giorno fortunato”, sempre diretta da Martelli. Queste esperienze non lo distolgono dal suo percorso televisivo; anzi, sembrano arricchire il suo bagaglio artistico. Nello stesso anno, insieme a Claudio Baglioni, conduce “Anima mia”, un programma che celebra gli anni Settanta e che lo consacra definitivamente a livello nazionale, preparandolo alla conduzione del Festival di Sanremo nel 1999 e nel 2000.
Dopo un periodo di pausa, Fazio ritorna nel 2003 su Raitre con “Che tempo che fa”, un programma che segna una svolta nella sua carriera. Si tratta di un format di approfondimento, caratterizzato da interviste a ospiti in studio e interventi comici e satirici, che gli vale il Premio “È giornalismo” nel 2007. La trasmissione diventa un punto di riferimento per il pubblico italiano, grazie alla capacità di Fazio di coniugare intrattenimento e informazione.
Nel novembre del 2010, Fabio Fazio affianca lo scrittore Roberto Saviano nella conduzione di “Vieni via con me”, programma che ottiene un successo strepitoso, diventando il più visto nella storia di Raitre. Due anni dopo, nel 2012, sempre insieme a Saviano, conduce su LA7 “Quello che (non) ho”, un altro programma che registra ascolti record.
La carriera di Fabio Fazio è caratterizzata da una continua evoluzione e dalla capacità di adattarsi ai cambiamenti del panorama televisivo. Nonostante il suo passato da attore non sia noto a molti, queste esperienze hanno sicuramente contribuito a formare il personaggio poliedrico che conosciamo oggi. Fabio Fazio ha saputo costruire un percorso professionale unico, fatto di impegno, creatività e passione, che va oltre la semplice conduzione televisiva, abbracciando l’arte della narrazione in tutte le sue forme.