Il Pipistrello di Johann Strauss Jr sta tornando a calcare le scene del Teatro Lirico di Cagliari, una notizia che sicuramente farà felici gli appassionati di musica e cultura della città.
Questo evento, previsto per venerdì 13 dicembre alle 20:30, segna il terzo tassello della Stagione lirica e di balletto del teatro, promettendo di regalare momenti indimenticabili a chi avrà la fortuna di assistervi. Le repliche non mancheranno, con altre date fissate, per la gioia di un pubblico che probabilmente non vorrà perdersi l’occasione di vivere un’esperienza così affascinante.
Ritorno di un classico: le date da segnare
Chi è amante dell’opera non può assolutamente lasciarsi sfuggire le diverse repliche programmate. Dopo la prima del 13 dicembre, Il Pipistrello sarà in scena anche il giorno successivo, sabato 14 alle 19, e di nuovo domenica 15 alle 17. Ma non finisce qui! Gli appassionati avranno ulteriori opportunità per assistere a questo capolavoro poiché le rappresentazioni continueranno il 18 alle 20:30, il 19 alle 19, il 20 di nuovo alle 20:30, e proseguiranno il 21 e il 22, entrambe le date con inizio alle 17. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per chi desidera immergersi nella magica atmosfera di questa operetta.
La bellezza di Il Pipistrello risiede non solo nella sua musica avvincente ma anche nelle trame intriganti e nei personaggi indimenticabili, che fanno breccia nel cuore di chi assiste. La scelta di riportarlo in scena rende merito alla sua popolarità senza tempo e alla capacità di affascinare generazioni di spettatori. In questo modo, il Teatro Lirico di Cagliari ribadisce il suo impegno nel portare avanti una tradizione culturale che è parte integrante della vita della città e dei suoi abitanti.
Un maestro della musica: Giovanni Bietti
Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la Fondazione ha deciso di affidare a Giovanni Bietti, un illustre divulgatore e musicologo, il compito di presentare l’opera al pubblico. Questo incontro, programmato per venerdì 6 dicembre alle 17, si svolgerà nel ridotto del Lirico chiamato Carmen Melis. La partecipazione è gratuita, quindi non c’è motivo per non approfittarne. Queste presentazioni prima degli eventi coreografici consentono a molti di apprezzare maggiormente le sfumature della musica e della storia dietro ogni rappresentazione.
Giovanni Bietti non è solo un nome noto nel panorama musicale italiano; è anche un compositore e pianista eccellente. Collaboratore esterno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, tiene conferenze e concerti-conferenze, in cui si esibisce direttamente al pianoforte, presso svariati enti musicali.
In aggiunta a ciò, Bietti conduce un programma settimanale su Rai-Radiotre intitolato “Lezioni di Musica”, che ha catturato l’attenzione di migliaia di ascoltatori. Non solo parlato, le sue inconfondibili lezioni si trasformano anche in eventi dal vivo che si svolgono presso l’Auditorium-Parco della Musica di Roma.
La carriera di un esperto musicale
Nonostante la sua saturazione nei programmi musicali, Giovanni Bietti ha una carriera brillante anche come musicologo. Ha pubblicato varie opere, saggi e revisioni di spartiti, dimostrando così la vastità delle sue competenze nel campo musicale. Uno dei suoi volumi più apprezzati, “Ascoltare la musica classica: la Sinfonia in Haydn, Mozart, Beethoven”, è stato pubblicato nel 2012 e ha contribuito a diffondere una maggior comprensione della musica classica. In aggiunta, il suo saggio del 2013 su Beethoven, intitolato “Ascoltare Beethoven”, offre una visione unica su uno dei compositori più influenti della storia.
La carriera di Bietti è costellata di successi e ha visto la sua musica eseguita in tantissimi festival, il che ha contribuito a cementare la sua reputazione di esperto nel settore. Ha collaborato per oltre dieci anni con importanti case discografiche come Philips Classics, unendo le sue competenze musicali a un desiderio genuino di condividere e educare.
Rimanendo piuttosto attivo, non c’è da sorprendersi se il suo intervento legato a Il Pipistrello promette di rasserenare e accompagnare il pubblico verso uno dei gusti più raffinati della musica operistica. Queste esperienze preparano il terreno per godersi al massimo lo spettacolo e il valore che esso ha nella tradizione musicale.