C’è un’antica tradizione nata in Sardegna che riguarda le Olimpiadi e che conoscono in pochi: è un simbolo molto affascinante.
Tra tre settimane, o poco meno, avranno inizio le Olimpiadi di Parigi 2024. Si tratta di un’edizione parecchio tormentata per la preparazione dell’evento, per quanto sta accadendo a livello politico nella nazione a Nord dell’Italia e per problemi organizzativi che sarà difficile risolvere in tempo.
A prescindere da questi fattori, c’è grande attesa per la kermesse sportiva più importante al mondo, in cui molti atleti azzurri cercheranno di fare la voce grossa e portare a casa le medaglie più ambite, dando ulteriore prova di come il movimento sia cresciuto in determinate discipline dopo gli ottimi recenti risultati, a partire dell’atletica.
E alle porte di un evento così importante e ricco di storia, è importante ripercorrere anche le sue origini, che hanno molto a che fare con la Grecia, ovviamente, ma anche con l’Italia. E stavolta ripercorriamo, tra mito e leggenda, anche la storia del mirto, che è legato alla tradizione olimpica da un momento molto particolare e suggestivo.
Per chi non lo sapesse, il mirto è al centro di uno scambio molto particolare che riguardava gli atleti nell’antica Grecia. Secondo una delle superstizioni più famose, gli allenatori donavano agli atleti i suoi ramoscelli, che servono come rito in grado di infondergli potenza e fortuna.
Si tratta di una pianta tipica della macchia mediterranea, che oggi caratterizza la Sardegna, e il cui significato in greco antico è ‘profumo’. Nell’isola italiana ne vanno matti e lo utilizzano al meglio: i suoi rami servono ad aromatizzare il tipico maialetto e a preparare bevande alcoliche, tanto che il mirto di Sardegna è stato riconosciuto come prodotto tradizionale dal decreto legge 1998.
È anche al centro di diversi miti classici, come quello di Myrsine, ancora riguardante le Olimpiadi. Infatti, si trattava di una giovane ragazza dalle grandissime doti atletiche, che la dea greca Pallade decise di trasformare proprio in una pianta di mirto per aver superato un giovane ragazzo durante una gara.
Il mito lanciò un’altra storia tradizione, quella della scelta di questa pianta per incoronare i vincitori delle prime gare olimpiche. Quindi, se vivete o viaggiate verso la Sardegna, ora conoscete l’importanza del mirto e la sua magica storia.
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