Olimpiadi, la delusione e la rabbia di Macchi: “Ci ero così vicino…”. Ricorso al Cio?

Resta la delusione dell’azzurro, ma un argento olimpico resta pur sempre un argento olimpico. La fidanzata: “Poi l’ho visto tranquillo”

Quello che è accaduto nella finale maschile del fioretto individuale, con Filippo Macchi vincitore della medaglia d’argento, è sotto gli occhi di tutti. E difficilmente sarà dimenticato. Per riavvolgere il nastro, sul 14-14 contro Cheung (il ragazzo di Hong Kong è campione olimpico in carica, oro a Tokyo 2020), Filippo piazza una stoccata chiarissima. Oro? No, niente da fare. L’arbitro Huang di Taipei si astiene. Si riprende, nuova situazione e ancora una non decisione di nuovo dopo consultazione con il collega Suh, coreano, addetto al video. Poi c’è la terza volta e qui la vittoria la viene data a Cheung. Filippo si dispera, il c.t. Stefano Cerioni vola verso il tavolo arbitrale e urla. Ma ormai il danno è fatto.

“Io vincitore morale? Io qua vedo l’argento”, ha detto Filippo Macchi al suo arrivo a Casa Italia. “Facciamo ricorso al Cio: cambiamo il colore della medaglia”, ha continuato. E dopo il punto stampa, Macchi sgrida anche la zia: “Devi sta’ zitta durante le interviste! È la mi’ zia, la porti via per favore?”.

Le parole delle fidanzata

A raccontare la delusione provata in un primo momento da Macchi, è stata anche la fidanzata dell’azzurro, Giulia Amore: “Dopo un po’ che piangeva mi ha detto ‘C’ero così vicino’. Adesso si rende conto di quello che ha fatto ed è felice anche lui”, ha raccontato. Aggiungendo: “Io ero molto contenta per lui anche se c’era un po’ di rammarico per come è finita la gara. Poi l’ho visto tranquillo dopo un paio d’ore e ho provato gioia. Sul momento ho solo pensato ad andare da lui perché immaginavo che avesse bisogno di sfogarsi e piangere e di solito non lo fa facilmente”.

La rabbia di Stefano Cerioni

Certo, un argento olimpico è pur sempre un argento olimpico, ma resta la rabbia di Stefano Cerioni, c.t. del fioretto azzurro. Al 15-14 di Cheung si è scagliato contro gli arbitri: “Non andiamo a cercare sempre altre scuse. Secondo me quelli non sono arbitri adatti a una finale. C’erano altri arbitri molto più bravi, ma purtroppo fanno un sorteggio, cosa che forse andrebbe cambiata. Se ho degli arbitri validissimi, più bravi, non vedo perché li devo cambiare. Se mettiamo nei sorteggi quelli dei Paesi che non hanno atleti nei quattro, troveremo sempre arbitri di Paesi che non hanno una tradizione schermistica che potrebbero non essere così al top come altri. Nelle semifinali non c’è stato nessun errore né da una parte né dall’altra perché c’erano degli arbitri molto bravi. Invece, la finale è stata falsata? Sì, perché se al 14 pari metto la stoccata e tu non me la dai è falsata, è falsata sì”.

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