Chi è il surfista brasiliano Gabriel Medina della foto-simbolo delle Olimpiadi di Parigi 2024

Classe 1993, è salito su una tavola a soli 8 anni. Chi è uno dei surfisti più forti di tutti i tempi

Gabriel Medina, originario di São Sebastião, Brasile, è una figura rivoluzionaria nel mondo del surf. Nato nel 1993, è diventato un nome conosciuto a livello mondiale grazie alle sue straordinarie abilità sulle onde. Medina è due volte campione della World Surf League (WSL) e uno dei surfisti più popolari del panorama internazionale, con un seguito impressionante su Instagram che supera gli 8,7 milioni di follower. La sua carriera è iniziata precocemente: ha preso una tavola da surf per la prima volta all’età di otto anni, spinto dalla passione del suo patrigno, Charlao. Da allora, ha accumulato una serie di vittorie, compreso il titolo di campione mondiale nel 2014, 2018 e 2021, diventando una vera e propria icona del surf.

Gabriel Medina ha già fatto la storia del surf e delle Olimpiadi. La foto che lo ritrae in volo sopra Teahupo’o con il dito alzato è destinata a diventare una delle immagini più iconiche dei Giochi di Parigi 2024. Grazie a Medina, il surf è sotto i riflettori globali, mostrando al mondo la bellezza e la spettacolarità di questo sport. In Brasile, Medina è una celebrità al pari dei calciatori, amico intimo di Neymar, e un modello per tanti giovani surfisti. La sua carriera, costellata di successi, rappresenta un esempio di dedizione, talento e passione. E ora, con la sua performance a Tahiti, Medina ha aggiunto un’altra pagina epica alla sua già leggendaria storia.

La foto già entrata nella storia

La foto simbolo delle Olimpiadi di Parigi 2024 ritrae Gabriel Medina in volo sopra le acque di Teahupo’o, a Tahiti, con il dito alzato in segno di vittoria. Questo scatto, opera del fotografo Jerome Brouillet, ha fatto il giro del mondo, diventando un’icona di questi Giochi Olimpici. Medina, sospeso a mezz’aria, ha appena cavalcato un’onda quasi perfetta, ottenendo un punteggio di 9.90 su 10, il più alto mai registrato alle Olimpiadi per il surf.

Foto Gabriel Medina
Screenshot Instagram Gabriel Medina | Instagram @Gabrielmedina

L’Innovazione delle Olimpiadi a Tahiti

L’edizione parigina delle Olimpiadi del 2024 ha portato una novità impportante: le gare di surf si sono svolte a Teahupo’o, Tahiti, un luogo lontano oltre 15.000 chilometri dalla sede principale dei Giochi. Questa scelta non è stata casuale: Teahupo’o è famosa per le sue onde potenti e pericolose, rappresentando una sfida estrema anche per i surfisti più esperti. L’onda di Teahupo’o, capace di raggiungere altezze superiori ai 10 metri e di formare “tubi” perfetti, è considerata una delle più temute al mondo.

La formazione i queste onde è dovuta a un reef corallino particolarmente pronunciato e a un fondale molto profondo, che amplificano la potenza dell’onda. Sfidare queste onde è come affrontare un mostro marino, un’esperienza che mette alla prova non solo le abilità tecniche dei surfisti, ma anche il loro coraggio e la determinazione.

Impatto turistico e innovazione sostenibile

L’organizzazione delle gare di surf a Tahiti ha rappresentato un’opportunità unica per promuovere lo sviluppo turistico dell’isola e valorizzare il suo patrimonio culturale. Tahiti, resa celebre dai quadri dell’artista francese Paul Gauguin, è un vero paradiso terrestre con spiagge bianche e acque cristalline. Si stima che l’evento olimpico possa generare un impatto economico di oltre 100 milioni di euro per l’economia locale.

Per ospitare gli atleti e lo staff tecnico, è stato progettato un villaggio olimpico galleggiante, una struttura innovativa e sostenibile che si integra perfettamente con l’ambiente circostante. Questo villaggio, capace di ospitare fino a 500 persone, è dotato di tutti i comfort necessari, inclusi una piscina, una palestra e un centro medico, offrendo un’esperienza unica a stretto contatto con la natura.

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