Parigi 2024, Maddalena Corvaglia contro Imane Khelif: l’attacco frontale sui social
Khelif ha lanciato un appello chiedendo a tutte le persone da cui sta ricevendo insulti di fermarsi: “Basta con questo bullismo, distrugge le persone”
La pugile algerina Imane Khelif, che in questi giorni è al centro di parecchie critiche dopo che sono stati messi in dubbio i risultati degli esami medici che avrebbero dovuto confermare i criteri per l’accesso alle categorie femminili dell’International Boxing Association (IBA), ha rilasciato una potente intervista a Sntv, video partner dell’agenzia Associated Press. “Basta bullismo“, ha detto, “danneggia la dignità umana“.
Le critiche a Imane Khelif
Imane Khelif ha battuto l’italiana Angela Carini dopo appena 40 secondi all’incontro di boxe a Parigi 2024. L’azzurra si è ritirata dal torneo di boxe femminile dei pesi welter, poi è scoppiata in lacrime. “Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta“, ha spiegato Carini in un’intervista al Tg2. “Esco a testa alta. Ho abbandonata il ring perché non me la sono più sentita di combattere. Non sta a me giudicare”, ha aggiunto l’atleta in lacrime. Subito dopo il match sono state sollevate polemiche perché i livelli di testosterone di Khelif erano ritenuti troppo alti.
Imane ha risposto alle critiche: “Tutto il popolo arabo mi conosce da anni. Per anni ho fatto boxe nelle competizioni della federazione internazionale, loro sono stati ingiusti con me. Ma io ho Dio“. L’atleta era stata esclusa dai campionati mondiali 2023 da parte dell’IBA perché avrebbe avuto un livello di testosterone troppo alto. Tuttavia, il livello richiesto dal CIO per le Olimpiadi è più basso e per questo la pugile ha potuto gareggiare. L’IBA ha comunicato: “Le atlete non sono state sottoposte a un’analisi del testosterone, ma a un test riconosciuto, le cui specificità rimangono confidenziali. Il test ha evidenziato che entrambe le atlete non incontravano i requisiti necessari e che avrebbero avuto dei vantaggi sulle altre avversarie“.
Il parole di Khelif
Khelif ha lanciato un appello chiedendo a tutte le persone da cui riceve insulti di fermarsi: “Basta con questo bullismo, distrugge le persone“. “La medaglia d’oro sarebbe la risposta migliore“, ha detto la pugile algerina. “Ho inviato un messaggio a tutte le persone del mondo affinché sostengano i principi olimpici e la Carta olimpica, e si astengano dal bullismo nei confronti di tutti gli atleti, perché questo ha effetti enormi. Può distruggere le persone, può uccidere i pensieri, lo spirito e la mente delle persone. Può dividere le persone. Per questo chiedo loro di astenersi dal bullismo“. “Sono in contatto con la mia famiglia due giorni alla settimana. Spero che non siano stati colpiti nel profondo. Sono preoccupati per me. Se Dio vuole, questa crisi culminerà con una medaglia d’oro, e questa sarebbe la risposta migliore“, ha proseguito.
Il presidente del Cio, Thomas Bach ha dichiarato in conferenza stampa: “Le polemiche sul pugilato femminile? Ci sono atlete che sono nate donne, cresciute come donne, che hanno passaporti da donna e che per molti anni hanno partecipato a manifestazioni sportive come donne. Questo è chiaro, non c’è mai stato alcun dubbio. Alcune persone vogliono appropriarsi della definizione di ‘donna’. Se ci dimostreranno qualche prova scientifica siamo pronti a prenderla in considerazione, ma non parteciperemo ad alcun dibattito politico. Ci sono persone che portano avanti questo discorso di odio e abuso, questo è inaccettabile“. “So che il Comitato olimpico mi ha reso giustizia, e sono felice di questo rimedio perché dimostra la verità“, così l’atleta ha ringraziato il Comitato Olimpico Internazionale.
L’attacco di Maddalena Corvaglia
Il commento dell’ex velina Maddalena Corvaglia è diventato virale sui social. La donna ha commentato il caso della pugile non lasciando alcun dubbio sulla sua posizione. “Se un uomo si indentifica in una donna ha il diritto di combattere alle Olimpiadi contro una donna allora un bambino che si identifica in un adulto ha il diritto di guidare la macchina e acquistare bevande alcoliche?“, ha detto durante una diretta Instagram. “Se un uomo si identifica in una coccinella e ha il diritto di esser trattato da coccinella può venire a vivere nel tuo giardino?“, ha continuato.
“In che direzione stiamo andando? Te lo sei chiesto? Se un anziano si identifica in un bambino di 4 anni e ha il diritto di essere trattato come tale può accedere all’asilo? Se una bambina si identifica in un Labrador e ha il diritto di esser trattata da labrador ha il diritto di andare al parchetto dei cani invece che a scuola? Dove ci porterà tutto questo? Se un uomo si identifica in una coccinella e ha il diritto di esser trattato da coccinella può venire a vivere nel tuo giardino? Dobbiamo fare attenzione perché la domanda, a questo punto, non è se sia giusto o sbagliato. La domanda da porsi è: quale sarà il limite?“, ha concluso.
Il papà di Imane: “Mia figlia è sempre stata donna”
Il papà di Imane chiarisce: “Carini ha perso perché è debole”. “Mia figlia è una ragazza, è cresciuta da ragazzina, è una ragazza forte e coraggiosa. Le è stato insegnato ad avere una forte volontà, nel lavoro e nella formazione. Fin da piccola la sua passione è sempre stata lo sport”, ha detto Omar Khelif durante un’intervista di Agence France Presse.